lunedì 26 gennaio 2015

RIUNIONE P.A.O.
BREMBATE SOPRA - 31/01/2015


Il CNA di Bergamo organizza per il giorno 31/01/2015 a Brembate Sopra, presso il Centro Sportivo di Via Locatelli 36, una riunione valida per il PAO (Programma di aggiornamento obbligatorio) per allenatori e Preparatori Fisici. 

Relatori della riunione saranno: 
- Alessandro Galli (capo allenatore della Bergamo Basket 2014) che tratterà l'argomento: Esercizi per creare una mentalità difensiva vincente
- Gabriele Pirola (Formatore del CNA Nazionale ed Allenatore Basket Costamasnaga per l'Unicef) che tratterà l'argomento: Giocare in attacco con letture.

La riunione avrà questo programma: 
ore 8:30 inizio accreditamento
ore 9:00 inizio riunione
ore 12:00 termine riunione.

ISCRIZIONI :


Tramite FIP ON LINE e presentando il giorno del clinic il modulo allegato compilato. Una parte del modulo sarà restituita esclusivamente al termine del clinic e varrà come giustificativo presenza.
Si ricorda che è possibile consegnare il proprio attestato nominale solo fino 15 minuti dopo l'inizio della riunione, dopo di che è possibile assistere alla stessa ma non si ha diritto ai crediti PAO. 

C.N.A. BERGAMO


Clicca qui per scaricare il modulo: MODULO RIUNIONE PAO BREMBATE SOPRA

mercoledì 21 gennaio 2015

F.I.P. - SETTORE GIOVANILE NAZIONALE
LE ATTIVITA' PER LA STAGIONE 2015/16

Il Consiglio Direttivo del Settore Giovanile Maschile della Federazione Italiana Pallacanestro, riunitosi lo scorso 19 dicembre 2014, ha definito per l'anno sportivo 2015/16 le attività relative ai campionati giovanili.

A)   Annate per ciascun campionato:
• Under 20 nati nel 1996 e 1997, ammessi nati nel 1998 e 1999
• Under 18 nati nel 1998 e 1999, ammessi nati nel 2000
• Under 16 nati nel 2000 e ammessi nati nel 2001
• Under 15 nati nel 2001 e ammessi nati nel 2002
• Under 14 nati nel 2002 e ammessi nati nel 2003
• Under 13 nati nel 2003 e ammessi iscritti Minibasket nati nel 2004

Le società che intendono utilizzare gli atleti nati nel 2001 nella categoria Under 18 dovranno inviare una richiesta alla Commissione Tecnica del Settore Giovanile che, a suo insindacabile giudizio, valuterà la possibilità di tale concessione.
Per gli atleti nati nel 2002 e 2003 non sono previste autorizzazioni per essere ammessi in quei campionati ove non è prevista la loro partecipazione.

B) Categorie per ciascun campionato:
• Under 20 Eccellenza
• Under 18 Eccellenza
• Under 16 Eccellenza
• Under 15 Eccellenza
• Under 20 Regionale
• Under 18 Regionale
• Under 16 Regionale
• Under 15 Regionale
• Under 14 Regionale
• Under 13 Regionale

Viene concesso ai Comitati Regionali la possibilità, in piena autonomia, di organizzare la categoria Elite purché ne sia data comunicazione al Settore Giovanile. Le regole relative alla partecipazione di atleti e tecnici ai campionati Regionali ed Elite sono le stesse applicate nel corrente anno sportivo.

C) Fasi per ciascun campionato e categoria:
Categoria Regionale, sono previste fasi provinciali, interprovinciali, fase regionale e deve concludersi con Finale Regionale. Non è prevista una fase o Finale Nazionale;
Categoria Elite, ove organizzata dal Comitato Regionale, è prevista una fase regionale e deve concludersi con Finale Regionale. Non è prevista una fase o Finale Nazionale;
Under 15 Eccellenza è prevista una fase regionale, una seconda fase (spareggi - concentramenti) a cura del Settore Giovanile e una Finale nazionale a 16 squadre;
Under 16 Eccellenza è prevista una fase regionale, una seconda fase (spareggi - concentramenti) a cura del Settore Giovanile e una Finale nazionale a 16 squadre;
Under 18 Eccellenza: Giorno di gara solo Giovedì; fase regionale, che deve concludersi entro metà febbraio; Seconda fase a gironi interregionali di 6 squadre definiti dal Settore Giovanile; Finale Nazionale a 16 squadre; Seconda fase regionale per le squadre che hanno preso parte alla Fase Regionale e non si sono classificate per la fase a gironi interregionali; Gironi (4) interregionali a 4 squadre; Finale Nazionale a 4 squadre.
Under 20: Giorno di gara solo Lunedì; gironi interregionali definiti dal Settore Giovanile; Concentramenti Interregionali; Finale Nazionale a 16 squadre.

Per il campionato Under 13 si stabilisce di prevedere l’obbligo di iscrivere e presentarsi con 
almeno 10 giocatori, l’ingresso in campo DURANTE LA GARA di tutti gli iscritti e cambi liberi.

Il Consiglio Direttivo del Settore Giovanile Femminile della Federazione Italiana Pallacanestro, riunitosi lo scorso 13 dicembre 2015, ha definito per l'anno sportivo 2015/16 le attività relative ai campionati giovanili.

A) Annate per ciascun campionato:
• Under 20 nate nel 1996 e 1997, ammesse nate nel 1998, 1999 e 2000
• Under 18 nate nel 1998 e 1999, ammesse nate fino al 2003
• Under 16 nate nel 2000 e ammesse nate fino al 2003
• Under 14 nate nel 2002 e ammesse nate fino al 2004
• Under 13 nate nel 2003 e ammesse iscritte Minibasket nate nel 2004 e 2005

lunedì 19 gennaio 2015

COMITATO NAZIONALE ALLENATORI
PRE ESAME DI AMMISSIONE AL CORSO ALLENATORE 2015



Il Comitato nazionale Allenatori ha pubblicato le disposizioni utili alla partecipazione ai prossimi corsi "Allenatori-Istruttori di base" che si terranno tra Giugno e Luglio 2015.

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 13 Febbraio 2015.

Per visualizzare la circolare di comunicazione del CNA, clicca su: Pre-esame corso Allenatore


martedì 13 gennaio 2015

... TRA GLI ALLENATORI (E PREPARATORI) BERGAMASCHI
BETTY LUCCHINI

Allenatrice e soprattutto una vita per la preparazione fisica: 
Betty Lucchini



1 - Hai lavorato per tanti anni nel settore giovanile di diverse società Varese, Albino, Bergamo Bluorobica come costruire un buon settore giovanile e cosa non deve mancare?
Sono convinta che principalmente si debbano determinare i presupposti per lo svolgimento dell’attività societaria in funzione di obiettivi chiari, condivisi, predefiniti, a breve e lungo termine : sono il propulsore di progetti sportivi articolati ovvero delle strategie, staff tecnico (responsabile tecnico, allenatori, preparatori fisici, ecc.) altamente qualificato, solidità economica e reclutamento.

2 - Come riesci a far capire ai tuoi ragazzi l'importanza di allenarsi sempre al 100%? Che metodi usi per centrare questo obiettivo?
La chiave del successo va ricercata nella meccanica di esecuzione. La meccanica di esecuzione è la semplicità. Esempre più facile eseguire una cosa semplice e ricordarla. Premesso che il giocatore di settore giovanile più forte non è quello che fa le cose più complicate, ma quello che esegue meglio le cose più semplici, sembra logico dire anche che un sistema di gioco semplice aiuta anche a migliorare il buon giocatore. Eimportante che linsegnamento sia effettuato per gradi, che si abbia cura di insegnare principalmente i fondamentali, che si presti molta attenzione alle correzioni, che si sviluppi la passione per la pallacanestro e la mentalità di lavoro, e che si dia gratificazione agli sforzi che si chiedono ai giovani. Proprio per questo motivo ci deve essere un agire responsabile che fa perno sul valore base e prioritario dello sviluppo globale ed armonico della personalità dellindividuo e non soltanto la parziale presa in considerazione delle doti cestistiche, questo al fine di evitare che i delicatissimi meccanismi di crescita psico fisica, tipici delladolescenza, possano subire deviazioni o traumi.

3 - Come imposti i tuoi allenamenti giornalieri e i tuoi programmi mensili ed annuali; che aspetti tecnici approfondisci maggiormente?
La programmazione a lunga scadenza viene fatta in collaborazione con la società per la quale si opera. Questultima darà allallenatore un indirizzo generale da seguire e gli obiettivi che si prefigge. Il coach è responsabile dellattuazione della politica impostata dalla società e deve condividerne gli obiettivi . Per cui credo che debba esistere un responsabile tecnico al quale si debba far riferimento senza il quale si creerebbe soltanto un clima di tensione e confusione generale "tutti possono parlare e nessuno può decide"... Il coach e il preparatore di settore giovanile devono saper valutare il materiale umano a loro disposizione, e saper impostare la programmazione in conseguenza del valore attuale del gruppo, capendo fin dove può arrivare. Credo profondamente nel lavoro sulle capacità coordinative e condizionali combinate seguendo le fasi sensibili, attraverso i principi  della multilateralità e della polivalenza, senza strafare altrimenti poi non si riesce a lavorare sul movimento tecnico correttamente



4 - Il rapporto allenatore-dirigenti e quello tra allenatore-genitori; è mai stato un problema e se sì come lo hai risolto?
Credo fermamente che la coerenza e la collaborazione, tra società ed allenatori non dovrebbero mai mancare, anche perché si creerebbero sin dallinizio delle negatività che condizionerebbero di gran lunga lintero percorso del settore giovanile concordato insieme all'inizio della programmazione.
Ho sempre cercato di veicolare i genitori particolarmente problematici e con cattiva influenza sul miglioramento del proprio figlio, come una risorsa e non come un problema  parlando con loro per renderli coscienti dei propri errori.

5 - La situazione del basket italiano non è delle più felici; anche a Bergamo e provincia si sta allo stesso modo?
Credo che il problema più grande è che  si investe poco nel settore giovanile mentre la scappatoia più semplice è tesserare  e “far giocare” i comunitari. Quindi si vedono squadre calcare i parquet giocatori stranieri non provenienti da noi vivai spaziando dalle serie C alla divisione nazionale.
Tutto dipende dalla motivazione che ha la dirigenza di una società, dagli obiettivi che si pone e dal tempo in cui si mantengono le cariche. Capita spesso che l’ambizione e la fretta dei dirigenti portino gli investimenti in direzione della prima squadra, impoverendo le risorse naturali.

6 - Il livello del settore giovanile a Bergamo: a che punto siamo e cosa faresti per incrementare la qualità di crescita?
Negli ultimi anni poche società hanno creduto veramente nella politica dei giovani e che vantano una organizzazione efficiente nel settore giovanile.
Spesso ci si scontra con delle difficoltà notevoli: mancano il personale direttivo, istruttori, attrezzature, infrastrutture. La società che decide di puntare sui giovani dovrà investire una disponibilità finanziaria che dovrà garantire per un periodo che va almeno da tre a cinque anni, il tempo minimo necessario per attuare il progetto. Il compito essenziale del settore giovanile, oltre a formare degli uomini corretti, leali e rispettosi, è anche quello di fornire dei giocatori di livello adatti a giocare in prima squadra. Anche il tecnico della prima squadra dovrà essere coinvolto nel progetto, cercando di occuparsi della crescita e della valorizzazione dei giovani atleti che si formano in seno alla società. Da questa interazione si capisce come una società deve contare su persone competenti, preparate, esperte, motivate e che sappiano indirizzare le risorse in direzione del compimento di una struttura in grado di auto – sostenersi, grazie ai prodotti del proprio vivaio. La società sportive dovrà quindi tener conto del personale da coinvolgere, selezionandolo accuratamente, che abbia la capacità di trasferire la fiducia del progetto ai ragazzi, soggetti principali dell’attività, e nei primi anni di pratica sportiva anche ai genitori.


7 - Che consigli daresti ad un giovane allenatore che ha tutte le intenzioni per seguire questa difficile strada?
Beh innanzitutto gli consiglieri di costruire una relazione con gli atleti e con lo staff, di imparare a comunicare in maniera ottimale, di essere consapevole di fare delle scelte e prendere delle decisioni, di motivare costantemente attraverso una capacità di programmazione e progettazione consapevole; inoltre dovrà essere in grado di  svolgere una mediazione tra le esigenze degli atleti e quelle della  prestazione sportiva, nel rispetto della sicurezza e del benessere ed integrità delle persone di cui si prende carico.

8 -  A che punto siamo a Bergamo come qualità di allenatori/istruttori?
Credo che il livello sia abbastanza alto i giovani hanno sete di basket mentre i vecchi hanno voglia di mettere a disposizione la loro esperienza.

9 - Infine quale è la motivazione che ti porta a continuare ad allenare a livello senior o giovanile?
Credo che lamore più grande sia quello di chi sacrifica parte di sé per ciò che ama. Trasmettere entusiasmo ad un giovane giocatore significa creare la base su cui fondare lapprendimento cestistico. Accompagnare i giovani nel cammino sportivo è scelta coraggiosa e forte.
Personalmente ritengo che debbano essere riscoperti valori umani e morali che, purtroppo, la società di oggi e lo stile di vita hanno condizionato ed, in certi casi, nascosto.
Umiltà, determinazione e rispetto, educazione ed ordine sono i presupposti su cui si basa il concetto di crescita, sia dal punto di vista del basket che umano. Il sorriso di chi ci circonda, una buona parola, una stretta di mano spesso valgono più di cento parole.

Chiudo questa intervista con questa considerazione personale : Lo scopo principale dell’attività sportiva giovanile dovrebbe essere quello di sviluppare i presupposti delle prestazioni agonistiche in una fase di specializzazione successiva, le competizioni in età giovanile dovrebbero essere concepite come un mezzo e non come un fine.  Betty Lucchini